Un trekking poco frequentato e piuttosto impegnativo ma che ripaga ampiamente le fatiche dell'escursionista con un paesaggio e panorami di rara bellezza.
Il percorso a Cima Scarpacò è un trekking “grandioso” che si svolge in ambiente straordinario, maestoso e selvaggio, immerso fra guglie granitiche e laghetti alpini di rara bellezza. L’itinerario, dal marcato carattere esplorativo, risulta contrassegnato da segnavia solo in minima parte e, trovandosi al di fuori delle principali rotte escursionistiche, risulta estremamente solitario e particolarmente affascinante. Difficilmente si incontrano altri escursionisti (tenete conto che il libro di vetta è ancora quello originale del 1952 e le “firme di vetta” non sono ancora arrivate a metà!). Si cammina su depositi morenici, terriccio e sfasciumi lungo una traccia segnalata da radi ometti di pietra, che fungono da segnavia. Il percorso, benché abbia un dislivello “normale”, risulta assai faticoso in quanto spesso si cammina fra morene accidentate. Nel ritorno, fra il Lago di Scarpacò e l'innesto con il sentiero 216 si affronta un deposito morenico particolarmente ostico, lungo e faticoso, che nulla toglie però alla bellezza del percorso. Se non si dispone dell'allenamento per raggiungere la cima risulta comunque di grande pregio l'effettuazione del solo anello che collega la Valle del Lago della Vedretta con la Valle del Lago di Scarpacò passando per il Passo delle Marmotte.
lunghezza | 28.1 km |
durata | 7 : 00 h |
dislivello | |
salita | 1300 m |
discesa | 1300 m |
punto più alto | 3352 m.s.l.m |
punto più in basso | 2053 m.s.l.m |
Loc. Cornisello (2053m)
Coordinate
:
latitudine
: 46.220978
longitudine
: 10.73996
Loc. Cornisello (2053m)
Viste le sue caratteristiche generali, l'itinerario si adatta solo ad Escursionisti Esperti (EE) capaci di muoversi agevolmente su terreno impervio, talvolta friabile e poco segnalato. Nella parte finale che conduce in vetta si superano due canali ed alcuni risalti che necessitano di brevi passaggi in arrampicata elementare (I°), il cui superamento non implica l’utilizzo di attrezzatura alpinistica.
1) Preparate il vostro itinerario
2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) Consultate I bollettini nivometereologici
5) Partire da soli è più rischioso
6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) Non esitate a tornare sui vostri passi
10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Scarponi e abbigliamento adatto alla quota. Molto utile l’utilizzo del dispositivo GPS.