Vigo è un borgo diffuso. Condivide la bellezza, la storia e la cultura che l’hanno reso uno dei borghi più belli d’Italia con i suoi sei centri abitati, tra cui Costa e Larcioné.
Un’escursione al sole verso il Catinaccio, il giardino di Re Laurino. La particolarità di Vigo è di non essere fortificato, bensì di essere cresciuto in piccoli agglomerati diffusi, ricchi di luoghi di interesse storici, artistici e religiosi sparsi, visitabili solo attraverso una passeggiata. Vigo fu il capoluogo politico e religioso della valle, benedetto dalla magnifica chiesa di Santa Giuliana. Il suo campanile fu l'unico ad essere risparmiato durante la Grande Guerra per il valore che rappresentava non solo in Fassa ma anche per i territori limitrofi. Il sole qui dura più a lungo. Questo è anche il motivo per cui, pur all’interno di un’economia totalmente contadina di montagna, poverissima, i suoi abitanti erano chiamati i "patins da Vich". La maggior esposizione al calore e alla luce permetteva loro raccolti più generosi, principalmente di segale e orzo, e pasti più abbondanti per i loro animali.
lunghezza | 3.1 km |
durata | 0.91666666666667 : 55 h |
dislivello | |
salita | 83 m |
discesa | 83 m |
punto più alto | 1426 m.s.l.m |
punto più in basso | 1350 m.s.l.m |
Vigo di Fassa (Strada Rezia)
Coordinate
:
latitudine
: 46.420008
longitudine
: 11.672617
Vigo di Fassa (Strada Rezia)
Passeggiata invernale nei dintorni di Vigo (n. 33)
Dall'ufficio turistico, percorri Strada Rezia fino ad incrociare la strada principale che porta al Passo Costalunga/Carezza. La attraversi e imbocchi Strada de Val per raggiungere il rione omonimo, sulla sponda destra del Ruf de Val. Al bivio, vai a destra e risali la ripida Strada de Somcosta. Poco oltre l'Hotel Belvedere scendi a sinistra per Strada de Larcioné, dirigendoti verso il lato sud dell'abitato. Ti immetti ora sulla stradina di campagna che proviene da Soraga. Svolti a destra in Strada dal Dos e per il vialetto, che affianca in alcuni tratti la strada principale, rientri in centro paese.
Il percorso è disseminato di testimonianze storiche. Fino al primo dopoguerra, nelle fontane (in ladino "festii"), oltre ad attingere l’acqua per gli usi domestici, si lavavano i panni e il bestiame si abbeverava. Per questo motivo, sono spesso costruite con tre vasche: la piccola era dedicata al lavaggio, la seconda al risciacquo e la più grande doveva essere sempre pulita. Crocefissi ed edicole sacre, posti agli incroci delle strade e persino nei campi dove si svolgeva il lavoro agricolo, raccontano la profonda devozione della gente di Fassa.
Parcheggi gratuiti o a pagamento nelle vicinanze degli impianti di risalita.
1. Pianifica preventivamente l’escursione in base alle tue capacità, al meteo, alle caratteristiche e condizioni dell’itinerario e al rischio valanghe.
2. Scegli sempre di effettuare escursioni in compagnia. Possibilmente, affidati ai professionisti della montagna.
3. Assicurati di avere con te abbigliamento e attrezzatura adeguati (scarponcini, ramponcini e bastoni).
4. Comunica a qualcuno itinerario, orario di ritorno ed eventuali varianti.
5. Vai piano, goditi il panorama ed il silenzio.
6. Se sei incerto sulla direzione, torna indietro.
7. Non calpestare le piste da fondo e da discesa.
8. Rispetta l’ambiente che ti circonda, riportando a valle i tuoi rifiuti.
9. Porta anche il tuo amico animale, ma solo al guinzaglio.
10. Aiuta chi è in difficoltà. In caso di reale necessità e per emergenze chiama il 112.
I tracciati segnalati vengono battuti principalmente dal passaggio di persone a piedi. Non è previsto un servizio giornaliero di manutenzione, ma solo periodicamente e successivamente a nevicate. Ciò non esclude l’eventuale presenza di tratti ghiacciati e scivolosi, in particolare nelle zone in ombra. Ti consigliamo di prestare sempre la massima attenzione al tipo di fondo e di essere sempre adeguatamente equipaggiato (scarponcini, ramponcini e bastoni). Porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.