Il sentiero 133 attraversa tutta la catena montuosa del Gruppo delle Maddalene: parte dal Passo Palade e arriva in Val di Rabbi tenendosi al confine tra le province di Trento e Bolzano. Si snoda in ambienti selvaggi e poco frequentati e i punti di appoggio sono le malghe con la loro accoglienza sincera e genuina.
Il Sentiero 133 Aldo Bonacossa è un sentiero storico SAT. Parte dal Passo Palade, in provincia di Bolzano, e attraversa tutta la catena montuosa delle Maddalene fino ad arrivare alla Val di Rabbi. Il sentiero è ben segnalato e non ha particolari difficoltà tecniche se non la distanza da percorrere per arrivare da un punto d'appoggio all'altro.
- signal_cellular_alt Difficoltà Difficile
- straighten lunghezza 43.78 Km
- schedule durata 17:05 h
- arrow_drop_up dislivello 2697 m
- arrow_drop_down discesa 3151 m
- skip_next punto più alto 2410 m
- skip_next punto più in basso 1091 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
l sentiero è ben segnalato e non ha particolari difficoltà tecniche se non la distanza da percorrere per arrivare da un punto d'appoggio all'altro.
Il sentiero si snoda interamente in quota e non tocca mai centri abitati. Per affrontarlo bisogna quindi avere confidenza con la montagna, essere in grado di leggere le cartine ed essere preparati ad eventuali cambi di percorso causa meteo.
Partenza
Passo Palade
Coordinate
Arrivo
Val di Rabbi, località "La Val"
Transito trasporto pubblico
Il bus di linea SAD 630 collega il paese di Fondo al Passo Palade
Come arrivare
Dalla Val di Non si prosegue luingo la statale in direzione di Merano fino a raggiungere il Passo Palade.
Parcheggio
Al Passo Palade ci sono molti posti auto gratutiti dove lasciare la propira macchina
Direzione da seguire
Il sentiero 133 attraversa, sul versante meridionale, tutto il Gruppo delle Maddalene, dal Passo delle Palade a Penasa in Val di Rabbi, mantenendosi costantemente a ridosso dei 2000 metri. È un itinerario adatto ad escursionisti allenati e capaci di orientarsi autonomamente. Con il terreno asciutto, il sentiero è privo di difficoltà ma, con il bagnato, con il ghiaccio o con la nebbia, alcuni tratti del percorso richiedono attenzione perché possono diventare insidiosi. La traccia spesso taglia i ripidi versanti erbosi che digradano dalle cime e una scivolata su questi pendii può avere serie conseguenze. Chi possiede un minimo di esperienza non avrà certamente problemi e troverà il sentiero 133 facile e divertente.
Questo sentiero è stato dedicato ad Aldo Bonacossa, alpinista milanese, autore (nel lontano 1915) della prima guida sul Gruppo Ortles-Cevedale che comprendeva anche il settore delle Maddalene. Il sentiero, oltre che con il numero 133, è segnato anche con i colori bianco-rossi ed incrocia tutti, o quasi, i sentieri tracciati su questo versante: quelli segnati con numeri a tre cifre, appartengono e sono curati dalla S.A.T. (Società Alpinisti Tridentini). Quelli segnati con numeri ad una o due cifre, sono curati dalle sezioni altoatesine dell’AVS o dalle Pro Loco della Provincia di Bolzano. Detto questo è chiaro che il sentiero 133 ha un’infinità di varianti: con brevi digressioni è possibile salire alla vetta del Monte Luco, a quella del Cornicolo, alla Vedetta Alta, al Monte Ometto, alla Cima degli Olmi, alla Stùbele, al Monte Pin, alla Cima Binasia, al Castel Pagano, alla Cima Tuatti e alle Punte di Quaira. Se necessario è anche possibile scenderevelocemente a valle.
Per completare la traversata, senza scendere a valle, sono necessarie tre giornate con la media di 6-7 ore al giorno di marcia. I migliori punti di appoggio sono tre:
- il Bivacco Val
- il Rifugio Forestale
- la Malga Bordolona Alta
Oltre ai viveri e al normale bagaglio dell’escursionista previdente, si deve avere nello zaino il necessario per passare la notte in montagna in caso di emergenza e non dovranno mancare la cartina topografica, la torcia elettrica e una bussola.
L’acqua si trova praticamente ovunque: presso le malghe ed i bivacchi, nei ruscelli che si incontrano lungo tutto il percorso e nelle abbondanti sorgenti.
Per le numerose possibilità di accesso, il Sentiero “Aldo Bonacossa” può essere percorso interamente anche in giornate distanziate l’una dall’altra senza, per questo, venga a diminuire la grande soddisfazione che questo percorso offre.
Attrezzatura
Scarponi da montagna, bastoncini, abbigliamento per più giorni di trekking e attrezzatura per ripararsi dalla pioggia.














[Non è prevista una guida per questo percorso.]