In realtà, più che una via ferrata tradizionale, si tratta di un sentiero parzialmente attrezzato che attraversa il grandioso versante occidentale della Pietra Grande m 2937 . Il percorso richiede passo fermo e assenza di vertigini: lunghi tratti in cengia sono piuttosto esposti e senza alcuna protezione , basta un piede in fallo o uno scivolone per volare di sotto per centinaia di metri giù per i dirupi. Precisato questo, il sentiero Vidi non presenta difficoltà di rilievo: il tratto più ostico in discesa è attrezzato con cordini e scale. Obbligatoria l'attrezzatura di sicurezza con casco, imbrago e moschettoni . L'itinerario può essere percorso indifferentemente in entrambi i sensi, noi lo proponiamo in senso orario. Sviluppo complessivo circa 10 km (partendo da Poza Vecia), dislivello crica 1000 m .
lunghezza | 12.0 km |
durata | 5.9166666666667 : 55 h |
dislivello | |
salita | 1241 m |
discesa | 1241 m |
punto più alto | 2937 m.s.l.m |
punto più in basso | 1763 m.s.l.m |
Poza Vecia
Coordinate
:
latitudine
: 46.21476
longitudine
: 10.901014
Poste del Grostè
Partenza Poza Vecia, si risale lungo le piste fin quasi al Rifugio Graffer m 2261 , da dove parte il celeberrimo sentiero Costanzi n 336 che si percorre nella facile parte iniziale . Con un lungo traversone si rimonta una corona di rocce fino ad un grande anfiteatro formato dal versante ovest della Pietra Grande m 2937 . Il sentiero si impenna verso un canalino ghiaioso, quindi si inoltra, quasi pianeggiante, lungo una cengia piuttosto esposta. Aggirato uno sperone roccioso il sentiero riprende a salire fino a Gli orti della Regina, un balcone panoramico a quota 2522 dal quale possiamo vedere il sentiero Costanzi che prosegue in quota traversando il ripido ghiaione sotto cima Vagliana, in direzione della Val Gelada. Qui abbandoniamo il sentiero Costanzi per affrontare, nella direzione opposta, il sentiero attrezzato G. Vidi , che percorre una lunga cengia che attraversa tutto il fianco ovest della Pietra Grande. Il percorso si svolge a mezzacosta, con dislivelli minimi. Le difficoltà tecniche come detto sono pressoché nulle ma il sentiero, largo sui 40 cm e in certi tratti anche meno , corre quasi sul filo del precipizi. Il sentiero prosegue con l tratto attrezzato con cordino fisso , quindi con alcune scalette si superano piccoli salti per attraversare un angusto canalino. Si affronta ora un tratto in ripida discesa, facilitato da scalette e cordino fisso. Si cala un po' di quota senza grosse difficoltà con qualche scaletta e un piccolo ponticello con corrimano di cordino (m 2582 circa). Si scende ancora con alcuni tratti esposti, quindi si entra in un canalone finale assai ripido che si scende senza però problemi fino al Passo del Grosté m 2432 e al nuovo Rifugio Stoppani . Di qui si prosegue verso valle per sentierelli, pezzi di pista e strada forestale fino al parcheggio.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Casco, imbrago e moschettoni.