Le antiche strade destinate al trasporto del bestiame per raggiungere i villaggi tra i più alti del Trentino e per inoltrarti nella magia e nei miti della valle.
"Penìa, che più in ite no l'é nia" (Penìa, dove oltre non c'è nulla)... Lo sperone roccioso di Dolèda, dove un tempo si radunavano le streghe, a 1828 metri, è uno dei punti panoramici più straordinari della valle. Disegni rupestri e sassi quadrati sembrano le fondamenta di un antico castello scomparso, avvolto nella leggenda, della mitica contessa di Dolèda, la nobildonna che lasciò tutto per scappare dalle guerre italiche e vivere felice all'ombra della Marmolada. "Dolada" in ladino significa squadrare a colpi d’ascia. Quindi, rocce squadrate e picconate in cerca di tesori o pitture rupestri di antiche pratiche propiziatorie? Misteri! Attraverso distese che ospitano mufloni e caprioli, raggiungi due dei villaggi abitati più in quota del Trentino. Lorenz e Vera fino al 2010 erano raggiungibili solo a piedi. Oggi, le strade comunali sono state costruite su scarpate geologiche e vulcaniche. Penìa conserva, invece, uno degli esempi migliori di antica segheria veneziana per il legname, l’unica idraulica ancora funzionante in Val di Fassa.
lunghezza | 6.7 km |
durata | 2.3333333333333 : 20 h |
dislivello | |
salita | 211 m |
discesa | 211 m |
punto più alto | 1688 m.s.l.m |
punto più in basso | 1485 m.s.l.m |
Alba di Canazei (Strèda de Costa)
Coordinate
:
latitudine
: 46.461728
longitudine
: 11.78298
Alba di Canazei (Strèda de Costa)
Passeggiata da Alba e Penìa, passando per Vera e Lorenz (n. 81)
Dall'ufficio turistico di Alba, segui il marciapiede in direzione nord, portandoti verso la fine dell'abitato. Attraversi la strada statale in prossimità dell'Hotel Agomer (Penìa) ed imbocchi la stradina sterrata che passa sul fianco dell'Hotel Villa Rosella. Attraversi il ponte in legno per portarti sulla riva opposta del torrente Avisio. Il percorso (segnavia n. 605) ora entra nel bosco, seguendo da vicino il corso d'acqua, ed alterna brevi rampe a lunghi tratti pianeggianti. Risali la valle fino ad incrociare la strada provinciale in prossimità del ponte "Pènt de Giaveisc". Attraversala e prendi la vecchia carrareccia per Pian Trevisan ed il Passo Fedaia (segnavia n. 605). Dopo circa 700 m, ti rimetti sulla strada principale che percorri con attenzione per circa 200 m. La strada forestale a sinistra, con graduale pendenza, attraversa il "Majarei de Sciandolé", un luogo pieno di grandi massi, tanto da sembrare una piccola città. In località "Udauer", sempre sulla sinistra, segui l'omonima strada forestale così da raggiungere, prima, i ruderi di Insom (evacuato e distrutto durante la Grande Guerra per la vicinanza col fronte della Marmolada) e, poi, gli abitati di Vera e Lorenz. In discesa, attraversi tutta la frazione di Penìa per ricongiungerti con la strada principale e rientrare così al punto di partenza.
Parcheggi all'ingresso del paese o allo stadio del ghiaccio di Alba di Canazei.
1. Pianifica la gita in base alle tue capacità e al meteo.
2. Vai piano, goditi il panorama ed il silenzio.
3. Comunica a qualcuno itinerario, orario di ritorno ed eventuali varianti.
4. Affidati ai professionisti della montagna.
5. Aiuta chi è in difficoltà. Chiama il 112 solo in caso di vero bisogno.
6. Assicurati di avere con te abbigliamento e attrezzatura adeguati (acqua + snack).
7. Rispetta l’ambiente che ti circonda e di chi ci vive, riportando a valle i tuoi rifiuti.
8. Segui i sentieri segnati.
9. Per tutelare le meraviglie della natura lascia ogni elemento al suo posto.
10. Fatti accompagnare dal tuo amico animale, ma solo al guinzaglio.
Porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.