In questa escursione, la Fata delle Dolomiti ti conduce per mano sopra il suo abitato per farti ammirare la valle di San Pellegrino da una prospettiva tutta sua e, quindi, incantata.
Per capire perché Moena è conosciuta come Fata delle Dolomiti, puoi avventurarti in questa passeggiata che pian piano ti porta ad ammirarla nella sua completezza. Bella ed elegante in tutte le stagioni, in estate la Fata raccoglie il suo manto candido per sostituirlo con un immenso tulle fiorito, merlato dall’Enrosadira del Catinaccio. Alzandoti di quota, ma senza mai perdere di vista il paese, raggiungi Malga Roncac, ai margini del bosco, dopo aver attraversato il più antico nucleo abitativo di Moena, "Ciajeole". Il suo nome deriva da "ciajea", la casera, il locale dove una volta veniva lavorato e prodotto il formaggio. A luglio, non perdere la festa tradizionale del rione per degustare le migliori specialità ladine. Uscito dal bosco, ai piedi del Sas da Ciamp e attraverso i prati della Mojenacia, raggiungi la terrazza sulle Dolomiti di Malga Panna, il primo ristorante stellato del Trentino.
lunghezza | 5.6 km |
durata | 1.9166666666667 : 55 h |
dislivello | |
salita | 252 m |
discesa | 253 m |
punto più alto | 1421 m.s.l.m |
punto più in basso | 1169 m.s.l.m |
Moena (Piaz de Sotegrava)
Coordinate
:
latitudine
: 46.37668
longitudine
: 11.660022
Moena (Piaz de Sotegrava)
Passeggiata da Moena a Malga Panna, passando per Malga Roncac (n. 13)
Dalla piazza di Moena, passi accanto al panificio Zanoner per poi risalire Strada de Fachin che segue dall'alto il corso del Rif de Costalongia. Al ponte prosegui dritto su Strada di Molign (segnavia n. 519) fino alle ultime abitazioni. La strada ora diventa sterrata. Attraversi il ponte e giungi a Pala da Rif, una zona attrezzata con tavoli e panchine, ideale per picnic. Superi un piccolo avvallamento per poi imboccare sulla destra la mulattiera che sale ripida a Malga Roncac. Ti congiungi con la strada forestale che pianeggiante s'inoltra nel bosco. Giunto al ponte lo oltrepassi e risali con ampi tornanti il versante opposto della valletta. Da sinistra confluisce il sentiero proveniente da Pala da Rif. Mantieni la destra e, seguendo le indicazioni per il Passo Costalunga, affronti la salita, impegnativa perché su fondo sconnesso ma che regala una vista meravigliosa sulla Roda de Vael. All'incrocio, abbondoni il sentiero per svoltare a sinistra in direzione di Sorte (segnavia n. 519/A). La tempesta Vaia del 2018 ha lasciato segni evidenti del proprio passaggio, regalando però una vista panoramica eccezionale su Moena. Arrivi subito al crocefisso in località Tal Crist, punto di pausa e di riflessione durante il cammino. Negli anni '30 qui esisteva il chiosco della "Diomira" con tanto di pista da ballo e un campo per il gioco delle bocce. Il sentiero scende leggermente per poi portarsi sul versante opposto, regalando una piacevola ombra. Uscito dal bosco, svolti leggermente a destra e continui sulla strada che segue dall'alto l'ampia zona di erosione di "Col Ros", le terre rosse. Raggiungi i prati di Mojenacia, ai piedi del Sas da Ciampc, e ti abbassi fino a raggiungere il ristorante Malga Panna. Scendi a Sorte e, prendendo la via che taglia in mezzo ai prati, arrivi alle spalle della chiesa parrocchiale. Per Troi de Sèn Vile ritorni al punto di partenza.
Parcheggi a pagamento in zona Navalge (ufficio turistico).
1. Pianifica la gita in base alle tue capacità e al meteo.
2. Vai piano, goditi il panorama ed il silenzio.
3. Comunica a qualcuno itinerario, orario di ritorno ed eventuali varianti.
4. Affidati ai professionisti della montagna.
5. Aiuta chi è in difficoltà. Chiama il 112 solo in caso di vero bisogno.
6. Assicurati di avere con te abbigliamento e attrezzatura adeguati (acqua + snack).
7. Rispetta l’ambiente che ti circonda e di chi ci vive, riportando a valle i tuoi rifiuti.
8. Segui i sentieri segnati.
9. Per tutelare le meraviglie della natura lascia ogni elemento al suo posto.
10. Fatti accompagnare dal tuo amico animale, ma solo al guinzaglio.
Porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.