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Cammino Jacopeo d'Anaunia

Cammino

La Val di Non vista con gli occhi del pellegrino di un tempo. 

Il “Cammino Jacopeo d’Anaunia”, nato da un'idea di Paolo Menapace e sviluppato dall'Associazione Anaune degli Amici del Cammino di Santiago, offre la possibilità di conoscere il grande patrimonio di una valle ricca di storia e tradizioni, di strade e sentieri percorsi da commercianti, eserciti e pellegrini per raggiungere i ricchi mercati o le frontiere dell’impero o, con devozione, luoghi sacri ed invocare grazia e perdono. Il “Cammino Jacopeo d’Anaunia” collega appunto i diversi luoghi con un percorso a piedi da farsi, zaino in spalla, in stile da “pellegrino”. Il percorso, che idealmente parte e termina nel paese di Sanzeno, capoluogo religioso della Valle, si sviluppa in tappe per una lunghezza di circa 170 km ed una articolazione di otto giornate.  Constatata la quantità di testimonianze della devozione a S. Giacomo Maggiore in Valle di Non, si è pensato di far rivivere l’antica tradizione del pellegrinaggio in una serie di tappe che percorrono le strade della valle sulle orme degli antichi camminatori.  


image from OA
mappa elevation Profile
lunghezza 149.5 km
durata 50 : 00 h
dislivello
salita 5200 m
discesa 5000 m
punto più alto 1584 m.s.l.m
punto più in basso 263 m.s.l.m

Come arrivare

Partenza

Sanzeno, Basilica dei Santi Martiri Anauniensi
Coordinate :
latitudine : 46.364017
longitudine : 11.071574

Arrivo

Sanzeno, Santuario di San Romedio

Direzione da seguire

Il tragitto, da compiere a piedi come usava nel Medioevo, ha come punto di partenza la basilica dei Santi Martiri Anauniesi a Sanzeno, e come traguardo il santuario di un eremita del Mille, S. Romedio, che si era recato a Roma per pregare sulle tombe dei Principi degli Apostoli e si era poi stabilito nell’aspra valle che porta il suo nome.

Il “Cammino jacopeo d’Anaunia” tocca punti importanti dei percorsi antichi: S. Maria di Senale (Unsere Liebe Frau in Walde) nella zona mistilingue della Valle di Non, il territorio di Rumo e di Bresimo, con una serie magnifica di chiese medievali, la bassa Val di Sole con il villaggio di S. Giacomo; il capoluogo d’Anaunia, Cles, con Caltron e Dres; Tassullo, Nanno Tuenno, Terres, Flavon, Cunevo, Lover con luoghi di culto e eremi dedicati a santi molto venerati nel Medioevo (S. Vigilio, S. Biagio,  S. Emerenziana, S. Giorgio, S. Giovanni Battista, S. Lorenzo, S. Maurizio, S. Giacomo), E infine la sinistra Noce, il torrente che attraversa la valle, con Ton, Dardine e la sua chiesa dedicata a S. Marcello, Torra, Segno (patria del grande missionario del Messico Eusebio Francesco Chini), Taio, Coredo e al termine del cammino S. Romedio.

Sono sette tappe, in tutto 160 km, talora impegnative, ma di sicura attrattiva, sempre ricche di paesaggi e di incontri con culture d’altri tempi, oltre che cariche di squisita sacralità.

Una rete di proposte d’accoglienza completa il “cammino”: tutto è segnalato – come il ben più conosciuto “camino frances” in Spagna – da conchiglie gialle e da cartelli che indicano la giusta direzione. Agritur, alberghi, piccoli ristoranti accompagnano il percorso e rendono più leggera la fatica dei pellegrini, che vanno rigorosamente a piedi, in memoria degli antichi devoti di S. Giacomo apostolo.

 

Il Cammino Jacopeo d'Anaunia, tra i più interessanti cammini spirituali in Italia, viene proposto in due versioni ad anello: quella breve, 3 tappe, di circa 60 km e quella completa, 7 tappe, di circa 160 km.

L’itinerario è pensato per una progressione continua in sequenza pernottando nei luoghi di fine tappa ma possono anche essere divise diversamente a seconda delle esigenze proprie. Chi non sceglie la progressione ma si limita a fare tappe singole o parti di tappa deve programmare il rientro al luogo di partenza con mezzi pubblici o privati.

Attraverso la cultura del camminare si riscopre l’anima di un territorio. Il Cammino Jacopeo d’Anaunia, progettato usufruendo di strade di campagna immerse nei boschi e nei meleti, ma anche di strade che penetrano nei borghi contadini della zona, permette al camminatore un contatto diretto ed originale con gli abitanti della valle e con le loro tradizioni: si possono osservare gli uomini nella loro vita quotidiana, le loro case, i luoghi di incontro sia civili che religiosi e ci si può fermare a parlare.

Il Cammino Jacopeo d'Anaunia è generalmente adatto a tutti. Non ci sono tratti pericolosi ma è richiesto un po’ di allenamento fisico per tratti medio lunghi ed un po’ di attenzione quando il percorso interseca o si sovrappone a brevi tratti stradali. 

Parcheggio

Parcheggio gratuito presso la Basilica dei Santi Martiri di Sanzeno.

Informazioni slla sivurezza

Come in altri cammini spirituali, sono consigliate scarpe da trekking e abbigliamento consono alla stagione e viveri in funzione della lunghezza che si intende percorrere. Il percorso è interamente tracciato con una sobria segnaletica che riporta la conchiglia stilizzata e la freccia gialla caratteristiche del cammino di Santiago. 

Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.

Attrezzatura

Chiunque si metta in cammino e desideri arrivare alla sua meta senza problemi deve calzare un buon paio di scarpe comode, meglio se con suola scolpita (tipo Vibram) e con protezione per la caviglia (tipo pedule da escursionismo), ma nelle quali il piede sia ben fermo per evitare il formarsi di vesciche o, peggio, rischiare una slogatura. E’ anche bene dotarsi di un bastone (o meglio ancora di bastoncini telescopici) per aiutarsi nel cammino, soprattutto in qualche passaggio più impegnativo.


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