Il tour risale il versante ovest della costiera della Mendola fino alle malghe del Monte Roen per poi scendere divertenti single trails a tratti impegnativi.
Il fitto bosco sul fianco occidentale di Monte Roen cela due luoghi, dedicati a un eremita e ad un vescovo. Questi luoghi sono la destinazione di un percorso tanto impegnativo quanto vario, che si sviluppa da Coredo, in un paesaggio contemplativo, verso i due laghi artificiali al di sopra della località. Da qui prosegue con salite sempre più impegnative, fino alla rampa in cemento verso Malga Smarano, dove sarà necessario sfruttare appieno le proprie forze. La prima parte del percorso verso Malga Sanzeno corre lungo un sentiero escursionistico tecnicamente alquanto complesso. La seconda parte, che conduce al rifugio del Vescovo, e poi lungo un piacevole sentiero boschivo, ci porta fino al leggendario santuario di San Romedio. La via del ritorno verso Coredo si sviluppa nuovamente lungo un ripido sentiero boschivo.
- signal_cellular_alt Difficoltà Media
- straighten lunghezza 27.41 Km
- schedule durata 4:30 h
- arrow_drop_up dislivello 1550 m
- arrow_drop_down discesa 1550 m
- skip_next punto più alto 1590 m
- skip_next punto più in basso 742 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
La prima occasione di ristoro si incontra proprio ai piedi dell’eremo. Per rifornirsi di acqua bisogna raggiungere Malga San Zeno. Portare qualche barretta energetica.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Partenza
Coredo
Coordinate
Arrivo
Coredo
Come arrivare
Dall'uscita "Trento nord" dell'autostrada A22 si prende la statale in direzione di Val di Non e Val di Sole. Arrivati all'altezza di Dermulo ci si tiene sulla destra per imboccare la provinciale in direzione di Passo Mendola e Bolzano. Dopo poco si nota sulla destra il bivio per salire al paese di Coredo.
Parcheggio
Parcheggiopresso i laghetti di Tavon e Coredo. A pagamento solo dal 1 luglio al 15 settembre.
Presso la Piazza del paese il parcheggio è gratuito e senza limiti di tempo
Direzione da seguire
In tempi remoti, quando ancora wi-fi e centri wellness non erano stati inventati, alcune persone sceglievano di abbandonare la vita mondana e di votarsi all’ascetismo, prendendo dimora nei boschi selvaggi. Di loro si parla ancora oggi, a distanza di secoli, e molti seguono le loro tracce con grande ammirazione e rispetto. Come per esempio chi sceglie questo percorso, che tocca il Bait del Vescovo e l’eremo di San Romedio. Quest’ultimo, stando alla leggenda, durante una faticosa cavalcata verso Trento attraverso la fitta foresta, incontrò un orso che uccise il suo cavallo. San Romedio parlò alla fiera, e le sue parole miracolosamente l’addomesticarono. Da quel momento l’orso restò sempre al fianco dell’uomo. Nessuno sa quali furono le parole che Romedio disse all’orso. Non è neanche importante comprendere quanta verità si celi nella leggenda. Ciò che conta è che questo eremo, sempre abitato nel corso dei secoli, con il tempo si trasformò in un importante santuario, e nessuno pare resistere all'attrattiva ed alla bellezza suggestiva del luogo e dei suoi edifici, costruiti in cima ad uno sperone roccioso. Direttamente ai piedi delle mura del monastero si trova un’ampia recinzione, dove normalmente vive un orso tenuto in cattività. Si tratta solitamente di un esemplare liberato da un circo, a cui viene regalata una vecchiaia un po’ più dignitosa. Con un pizzico di fortuna l'orso farà capolino.
Il tour, in salita verso Malga Sanzeno, offre due varianti nella sua parte alta, per superare la ripida rampa in cemento (verso Malga Smarano) alla Malga di Sanzeno. Consigliamo la variante più alta (situata più oltre, verso Est), che presenta un maggiore dislivello su di una via d'accesso all'alpeggio estremamente ripida, ma compensa la fatica subito dopo la deviazione verso nord, con un downhill avvincente su di un divertente sentiero sconnesso diretto alla Malga di Sanzeno. La variante più bassa risparmia 350m di salita estremamente ripida e taglia prima verso nord, inizialmente su ghiaia e poi lungo un sentiero boschivo. Lo svantaggio, qui, è dato dal dislivello da conquistare in salita su di un sentiero dal fondo sconnesso.
In base alla variante scelta il percorso si sviluppa su 27 o 25 km reali e la differenza di dislivello si stabilizza su 1500 metri scarsi.
Il downhill da Baita del Vescovo è insuperabile. Attenzione: il sentiero 537 è molto stretto ed è condiviso con gli escursionisti! Una volta giunti nella valle del Rio Verde è assolutamente consigliato fare una sosta all’eremo di San Romedio. Per chi ha un po’ più tempo a disposizione consigliamo una visita all'intero sito.
Una volta rientrati ai due laghi di Tavon e Coredo si risale lungo una ripidissima strada forestale, che sbocca nella Pineta.
Attrezzatura
Il percorso è particolarmente divertente in sella ad un trail bike full, che si lasci però condurre agevolmente anche in salita su rampe ripide.







[Non è prevista una guida per questo percorso.]