Il sentiero etnografico Rio Caino è un classico esempio di percorso tematico. Grazie all'impegno degli amministratori locali, il sentiero permette di percorrere un viaggio nel tempo alla riscoperta degli usi dei costumi e dei mestieri di un tempo. Il percorso è ben attrezzato con numerose tabelle didattiche e storiche, ideale per famiglie.
lunghezza | 5.1 km |
durata | 3 : 00 h |
dislivello | |
salita | 350 m |
discesa | 350 m |
punto più alto | 782 m.s.l.m |
punto più in basso | 467 m.s.l.m |
Parcheggio inizio percorso Rio Caino (467m)
Coordinate
:
latitudine
: 45.909272
longitudine
: 10.616914
Parcheggio inizio percorso Rio Caino (467m)
Attraversare il ponte sul fiume Chiese e risalire sul versante opposto della valle tra alcune vecchie case in parte recuperate. Alla seconda casa girare a destra e con una bella scalinata salire ai primi edifici dove, nel periodo estivo, è possibile vedere i vari mulini in azione con fabbro ed altri mestieri.
Si passa oltre e sempre risalendo il pendio a sinistra del Rio Caino si raggiungono, con strada e sentiero, gli edifici posti più in alto dove due ruote lignee azionano, all'interno di un edificio, vari attrezzi. Dopo una visita a questo punto informativo si scende al torrente e lo si attraversa con ponte.
La strada prosegue in salita in direzione Sud.
Si trovano, lungo il percorso, altre installazioni quali quella legata ai boscaioli, l'orto di Brigida.
Si abbandona la strada a quota 640m e per sentiero, verso sinistra (cartello) si sale nel bosco.
Si incontra una stazione dedicata ai carbonai della valle del Chiese e successivamente si entra, salendo, tra delle vecchie trincee della Prima Guerra Mondiale.
Raggiunta una casetta in legno, punto di controllo, ricostruito, della Guerra, si gira a sinistra e si percorrono tre caratteristici tratti in galleria, sempre della guerra, per poi sbucare presso un punto panoramico dove è stato collocato un pezzo d'artiglieria.
Qui praticamente finisce la salita. Si continua verso Nord tra gli ultimi resti di trincee e poi per bosco caduco si raggiunge la strada asfaltata nei pressi di Malga Caino (782m).
Girare a sinistra e scendere, rimanendo sulla strada.
Poco sotto, sulla destra, si trova una calchera ben conservata.
Si scende fino ad arrivare ad un traliccio dell'alta tensione. Si abbandona la strada e si scende, su sentiero più ripido a sinistra, a lato di un secondo pezzo d'artiglieria, in direzione del fondo valle.
Il sentiero con un giro verso destra torna parallelo alla strada ma con quota inferiore.
Si raggiunge una strada sterrata nei pressi di una fontana. Girare a sinistra e proseguire in discesa su stradina e poi sentiero fino ad una seconda strada, nei pressi del fondo valle.
A sinistra e al bivio successivo a destra per arrivare tra la prima e la seconda casa trovata all'andata.
Scendere i pochi metri di dislivello che separano dal ponte e raggiungere l'auto.
Per famiglie, ben ombreggiato l'estate. Lungo il percorso numerose installazioni spiegano mestieri oramai abbandonati ed usanze e fatti storici avvenuti in zona. D'obbligo una sosta per approfondire gli argomenti.
Nel periodo estivo: luglio, agosto gli opifici vengono aperti al pubblico. É possibile visitarne l'interno e vedere all'opera i macchinari presenti. In luglio sabato e domenica mentre i quindici giorni di ferragosto tutti i giorni. Ingresso a pagamento.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.