Splendida escursione ad anello in ambiente solitario, con ampio panorama su gran parte delle cime dell'Adamello meridionale. Il tracciato qui descritto prevede la salita lungo il versante Est e la discesa lungo il versante Nord, con rientro lungo la Val del Vescovo. Difficoltà BSA
- signal_cellular_alt Difficoltà Media
- straighten lunghezza 12.89 Km
- schedule durata 5:30 h
- arrow_drop_up dislivello 1709 m
- arrow_drop_down discesa 1200 m
- skip_next punto più alto 2760 m
- skip_next punto più in basso 1155 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
Il tracciato di salita è solitamente percorribile già in pieno inverno, anche se è bene attendere un certo assestamento del manto nevoso. La via di discesa richiede invece condizioni di neve assolutamente sicure (primo tratto con pendenza di oltre 40°).Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Partenza
parcheggio centrale elettrica - quota 1150m
Coordinate
Arrivo
cima Creper Vac - quota 2816m
Transito trasporto pubblico
No
Come arrivare
Dal paese di Breguzzo (Valli Giudicarie) seguire le indicazione per entrare in Val di Breguzzo, parcheggiando dove la strada non viene più sgomberata dalla neve, appena passata la centrale elettrica. A tarda primavera, o con un mezzo 4x4, è possibile proseguire fino al Ponte Pianone, a quota 1230m.
Parcheggio
ampio parcheggio (circa 50 posti macchina)
Direzione da seguire
Seguendo la strada innevata si raggiunge il rifugio Trivena (quota 1650m). Da qui portandosi sulla destra orografica della vallata (imbocco della Val Canevaza), si attraversa un ponticello e si intercetta una traccia che sale in direzione del Corno del Fus (sentiero dele Taiade). Si aggira questo sperone roccioso sulla destra per poi rientrare a sinistra tramite un'ampia sella (sella del Fus). Ci si trova ora sui bei pendii sommitali, mai troppo ripidi ma che richiedono comunque discrete capacità di valutazione. Alzandosi in direzione Sud-Ovest si giunge in vista della cima: puntare ora in direzione di un evidente formazione rocciosa che somiglia alla testa di un cane Setter, raggiungendo il passo dei Contrabbandieri (2650m). Da qui ci si porta sotto alla ripida pala sommitale, che si risale fino a sbucare in cresta 50m sotto la cima. Attenzione su quest'ultimo tratto esposto, da percorrere con gli sci in spalla (utili i ramponi).
In discesa (variante difficile, solo per buoni sciatori e con nevi sicure!)) abbassarsi sci in spalla -utili piccozza e ramponi- per un breve tratto lungo la cresta Nord. Non appena possibile entrare sul versante Nord, sfruttando alcuni stretti canalini i tra massi affioranti per perdere quota, prima di calzare gli sci. Seguire quindi il bel vallone che si immette nella Valle del Vescovo, raggiungendo più in basso la Piana di Redont e il sentiero che riporta al rifugio Trivena.
Attrezzatura
normale dotazione scialpinistica + ramponi e piccozza, utili nel tratto finale in cresta.











[Non è prevista una guida per questo percorso.]