Dolomiti Walking Hotels
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Bel trekking al cospetto delle Dolomiti di Brenta
Classico percorso trekking che tocca due dei rifugi storici del Gruppo di Brenta: il Rifugio Tuckett e il Rifugio Maria e Alberto ai Brentei. Questa è una traversata che non deve assolutamente mancare nei nostri ricordi per l’ambiente in cui si svolge, selvaggio e “lunare”. Massi calcarei multiformi, fiori ed estesi panorami sono gli elementi che rendono caratteristico questo bellissimo percorso. Il sentiero non è quasi mai impegnativo perché il percorso si svolge prevalentemente in discesa. L’unico tratto che può definirsi “impegnativo” è quello che sale dal bivio tra i sentieri 318 e 328 al rifugio Maria e Alberto ai Brentei. Benché facile, si tratta di un percorso piuttosto lungo dove è bene saper valutare la propria preparazione fisica.
| lunghezza | 21.3 km |
| durata | 5.5 : 30 h |
| dislivello | |
| salita | 1609 m |
| discesa | 1608 m |
| punto più alto | 2433 m.s.l.m |
| punto più in basso | 1522 m.s.l.m |
Rifugio Stoppani al Grostè (2440 m)
Coordinate
:
latitudine
: 46.213659
longitudine
: 10.899533
Rifugio Vallesinella (1513 m)
Una volta usciti dalla stazione a monte della Cabinovia del Grostè presso il rifugio Stoppani (2440m) si prosegue diritto in direzione Sud (cartelli Sat).
Si attraversa la pista da sci e, seguendo il segnavia 316, si scende in direzione del piccolo valico posto a monte della Corna Rossa dove si incontrano i sentieri 331 e 316.
Questo tratto dà un primo assaggio del tipico paesaggio “lunare” presente in questa parte del Gruppo di Brenta.
Raggiunto il passo dove si incrocia il sentiero Sat 331 si prosegue in direzione Sud scollinando nel grande anfiteatro difronte.
Il sentiero scende più deciso tra grossi massi.
La direzione è sempre Sud e si va a passare con tratti quasi pianeggianti intervallati a tratti in discesa più decisi sotto il Torrione di Vallesinella.
Si percorre tutto il versante Ovest alla base del Torrione di Vallesinella e con un ultimo tratto in salita, sotto il Castelletto Inferiore, si arriva al rifugio F.F. Tuckett (2270m).
Dal rifugio ci si porta sul lato Ovest dell’edificio e si scende in direzione Ovest per pochi minuti fino a trovare il cartello che indica l’inizio del sentiero 328 che permette di raggiungere la Sella del Fridolin.
Il sentiero, sempre in direzione Ovest, scende alla base della parete rocciosa sopra cui è posto il rifugio e si sposta gradatamente verso il centro della valle che scende dalla bocca di Tuckett.
Si passa anche in questo tratto tra grossi massi, si supera la Sella del Fridolin (2143m) ed in discesa si arriva, tra mughi, al bivio con il sentiero Sat nr. 318 che conduce al Rifugio Maria e Alberto ai Brentei. Attenzione alle placche rocciose, se bagnate, dell'ultimo tratto.
Al bivio girare a sinistra e su ampio cengione detritico inizia il lungo tratto in traverso con numerosi sali-scendi che permette di raggiungere il rifugio. In questo tratto alcuni punti esposti con corrimano in corda di acciaio e una galleria con madonnina rendono il percorso più affascinante.
Una volta raggiunto il rifugio Brentei (2175m) il ritorno avviene per una prima parte seguendo a ritroso il sentiero Sat 318 fino al bivio per la Sella del Fridolin e poi proseguendo diritto in direzione Rifugio Casinei. Dopo il bivio con il sentiero 328 il sentiero diviene più ripido e con lungo traverso lungo il versante Sud-Ovest del Croz dei Casinei si scende veloci al rifugio Casinei (1850m).
Raggiunto il rifugio si prosegue nella discesa, abbassandosi sotto la terrazza, seguendo il sentiero 317 che passando a lato di una bella statua lignea a grandezza naturale compie alcuni lunghi traversi con tornanti che gli permettono di abbassarsi in direzione di Vallesinella.
Un ultimo tratto ripido, l’attraversamento del torrente Sarca di Vallesinella ed un ultimo tratto di salita (alcuni metri) permettono di arrivare al parcheggio presso il rifugio Vallesinella (1513m) dove termina il giro.
1) Preparate il vostro itinerario
2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) Consultate I bollettini nivometereologici
5) Partire da soli è più rischioso
6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) Non esitate a tornare sui vostri passi
10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
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