La Conca degli Sfulmini, in cui è adagiato il Rifugio Alimonta, è l’anfiteatro più bello delle Dolomiti di Brenta e uno degli scorci più suggestivi delle intere Dolomiti. Quindi per vivere una vera esperienza “dolomitica” non bisogna fare altro che raggiungere questo meraviglioso luogo, punto di passaggio della “via ferrata” più celebre delle Alpi, il “Sentiero delle Bocchette”.
lunghezza | 14.7 km |
durata | 7.5 : 30 h |
dislivello | |
salita | 1113 m |
discesa | 1113 m |
punto più alto | 2591 m.s.l.m |
punto più in basso | 1511 m.s.l.m |
Madonna di Campiglio - Loc. Vallesinella
Coordinate
:
latitudine
: 46.205933
longitudine
: 10.852163
Rifugio Alimonta (2591m)
Il percorso prende le mosse dalla Loc. Vallesinella dove è ubicato un caratteristico e comodo rifugio. Si imbocca il sentiero 317 che supera un tratto nel bosco caratterizzato in parte da radici e scalini. Con circa 45 minuti di cammino si giunge al Rifugio Casinei (1825m).
Dopo la doverosa sosta si prosegue imboccando ora il segnavia 318 con indicazioni Rif Brentei. Il sentiero comincia ad alzarsi sopra la vegetazione e compie una diagonale che porta al bivio Valle del Fridolin (2043m). Si segue sempre il segnavia 318 con indicazioni “Rifugio Brentei – Rifugio Alimonta”. Si transita così sul “Sentiero Bogani” (sempre segnavia 318), che prosegue in leggera discesa e poi con alcuni saliscendi. In questo tratto il sentiero è in parte scavato nella roccia, con alcune passerelle e gallerie; molto caratteristico. Il percorso poi si inerpica di nuovo e, passando sotto le incredibili pareti ovest delle “Punte di Campiglio”, si giunge al panoramico spalto situato in dx orografica della Val Brenta Alta, dove è ubicato il Rifugio Maria e Alberto ai Brentei. Il rifugio è molto suggestivo e panoramico: lo scenario è da favola, dominato dall’immensa parete est del Crozzon di Brenta, e dall’imponente Cima Tosa, l’elevazione più importante del Gruppo di Brenta.
Dopo la sosta al rifugio si prosegue a sx seguendo le indicazioni per il Rifugio Alimonta – segnavia 323. Si sale subito abbastanza decisi. Il grandioso contesto ambientale mitiga di molto la fatica finale. Seguendo sempre il sentiero si giunge finalmente alla superlativa Conca degli Sfulmini. Il rifugio è situato su un breve risalto roccioso; uno straordinario terrazzo panoramico circondato da immense e slanciate guglie dolomitiche quali la Torre di Brenta, Gli Sfulmini, Torre Molveno, Cima Brenta, Cima Mandron, Punte di Campiglio. Davvero un colpo d’occhio imperdibile.
Si rientra per il percorso di salita.
1) Preparate il vostro itinerario
2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) Consultate I bollettini nivometereologici
5) Partire da soli è più rischioso
6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) Non esitate a tornare sui vostri passi
10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
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