47 chilometri e quasi 2100 metri di dislivello, una vista spettacolare e un percorso non certo per principianti... mettetevi alla prova sui vecchi sentieri militari!
Cima Maresse, con i suoi 2101 m, non è certo una cima particolarmente tra le più notevoli dell’Adamello meridionale, eppure offre una vista spettacolare su Valle Aperta che si estende fino a Valle del Chiese. Il Tour delle Maresse, con oltre 47 chilometri e quasi 2100 metri di dislivello, non è certo un percorso per principianti, ma piuttosto per atleti allenati ‒ sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tecnico. Sono infatti i vecchi sentieri militari su Sella di Bondolo e Bocca di Bosco a mettere alla prova chi vi si cimenta. E anche in sella ad una eMTB si ha assolutamente bisogno di una batteria di riserva. Certo, chi decide di salire a Malga Table in auto può risparmiarsi ben 1100 metri di dislivello. In ogni caso, questo tour rimane un percorso impegnativo dal punto di vista tecnico.
lunghezza | 41.3 km |
durata | 8.6333333333333 : 38 h |
dislivello | |
salita | 2151 m |
discesa | 2205 m |
punto più alto | 2087 m.s.l.m |
punto più in basso | 444 m.s.l.m |
Cologna (Consorzio Turistico Valle del Chiese)
Coordinate
:
latitudine
: 45.92822
longitudine
: 10.635776
Cologna (Consorzio Turistico Valle del Chiese)
Dalla partenza presso il parcheggio dell’ufficio turistico sulla strada principale di Valle del Chiese, nel paese di Cologna, si percorre dapprima una stretta strada asfaltata lungo il fiume Chiese, poi sempre in salita si passa per il paesino di Prezzo, fino a Boniprati. Si tratta di una zona d’alpeggio incantevole e pianeggiante, frequentata dalla gente del luogo soprattutto per i picnic del fine settimana. Vi si trovano due rifugi ‒ “Boniprati” e “Lupi di Toscana”. Una curiosità: il nome del rifugio contiene la parola “Toscana” non in riferimento alla regione, bensì, come si legge sul pannello informativo, perché i “Lupi di Toscana” erano un battaglione dell’esercito italiano di stanza qui per fermare l'assalto degli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale.
Dopo una sosta ristoratrice, da Boniprati si prosegue in salita su di un isolato sentiero asfaltato, in parte piuttosto ripido, che porta a Malga Table, dove si può acquistare un bel pezzo di formaggio d’alpeggio. Qui inizia la via sterrata in salita che, con pendenza graduale, conduce attraverso un paesaggio incantevole fino a Malga Clef. Da qui prosegue a sinistra il vecchio sentiero militare, che fino a Sella di Bondolo si percorre facilmente, ma poi fino a Bocca di Bosco diventa molto ripido e sconnesso. Anche con la eMTB c’è da faticare. Ne vale però la pena, poiché la vista sul paesaggio montano, in parte verde e in parte roccioso, è inebriante.
Dopo Bocca di Bosco, proseguendo su un sentiero pianeggiante, si possono osservare alcune installazioni militari italiane ormai in disuso, per raggiungere poi Bocca di Clevet attraverso un terreno piuttosto accidentato. Senza una guida esperta sarà necessario scendere di sella ‒ sia in salita che in discesa. Passando sotto Cima Maresse ci si avvicina a Cima Pissola, e poco prima, con una curva piuttosto brusca a destra, si imbocca la discesa che conduce a Malga Pissola. Questo sentiero ‒ che nella parte alta è agibile, ma diventa poi molto ripido, stretto, roccioso e pieno di radici, È una vera sfida per gli esperti, e costringe tutti gli altri a scendere di sella e spingere. Nei prossimi anni, però, verrà ampliato e reso percorribile per tutti i biker.
Presso Malga Pissola un sentiero sterrato riporta a Malga Table. Chi non è partito da qui, perché ha fatto il giro completo, prenderà a questo punto la direttissima in direzione Castel Condino, un sentiero boschivo ripido e a volte così sconnesso da richiedere una tecnica di guida pressoché eccellente. Nella parte bassa, tuttavia, il percorso diventa leggermente più dolce. Poco sopra Castel Condino, su un ripido tracciato ciclabile sterrato, si arriva fino a Brione, dopo un breve tratto in salita lungo il letto di un torrente mormorante. Da qui la vecchia strada militare prosegue in discesa per Condino e infine, congiungendosi alla pista ciclabile, si ritorna a Cologna.
Autore: Uli Stanciu
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.