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Sentiero d'alta quota delle Dolomiti 2

Sentiero d'alta quota delle Dolomiti 2

Foto da: Hartmut Wimmer

Escursione panoramica e suggestiva in alta quota attraverso le Dolomiti occidentali, da Bressanone in Valle Isarco a Feltre in provincia di Belluno.

Il Sentiero d'alta quota 2 delle Dolomiti rappresenta una traversata delle Dolomiti da nord a sud. Dal Gruppo della Plose iniziamo ad addentrarci nell'area dolomitica, dove attraversiamo i Gruppi Geisler e Puez prima di rivolgere la nostra attenzione al magnifico Altopiano del Sella. Paesaggi grandiosi ci attendono anche sul sentiero Bindelweg, dopo il quale si parte per l'impressionante traversata in alta montagna del ghiacciaio della Marmolada. Proseguiamo nel regno del Gruppo Pala con affascinanti scenari rocciosi. Infine, ci aspettano le meno conosciute, ma non per questo meno ricche di panorami mozzafiato, Feltriner Dolomiten. Tecnicamente, l'escursione è uno dei sentieri dolomitici d'alta quota più facili, ma le tappe, a volte lunghe, sono impegnative in termini di forma fisica. Per i frequenti tratti di arrampicata è necessaria una sufficiente esperienza, mentre per la traversata della Marmolada-Scharte è richiesta anche una certa abilità con il ghiaccio. Per l'ascesa si devono prevedere circa due settimane. Il percorso è contrassegnato dalla scritta rosso-bianco-rosso e dal numero 2 in un triangolo.

  • signal_cellular_alt Difficoltà Difficile
  • straighten lunghezza 130.50 Km
  • schedule durata 4:09 h
  • arrow_drop_up dislivello 11077 m
  • arrow_drop_down discesa 12095 m
  • skip_next punto più alto 2952 m
  • skip_next punto più in basso 1020 m

Periodo consigliato:

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feb
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apr
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dic

Informazioni slla sicurezza:

Il sentiero d'alta quota può essere consigliato solo ad alpinisti perseveranti con sufficiente esperienza alpinistica, capacità di arrampicata su terreno protetto e libero (fino al livello di difficoltà II) ed esperienza di ghiaccio. Sono richieste sicurezza assoluta, assenza di vertigini e capacità di orientamento!

  • C'è il rischio di caduta massi sui fianchi ripidi delle montagne e sulle salite assicurate! 
  • Prestare attenzione dopo piogge prolungate, con neve residua e formazione di ghiaccio all'inizio dell'estate, nonché in caso di nebbia e temporali!
  • Si sconsiglia l'ascesa in solitaria.

Partenza

Bressanone/St. Andrä

Coordinate

DD 46.685329 , 11.710233 DMS46° 41' 7.1844'' N 11° 42' 36.8388'' E

Arrivo

Passo Croce d'Aune/Feltre

Transito trasporto pubblico

In treno fino alla stazione di Bressanone, proseguire in autobus (linea 321) fino alla stazione a valle della cabinovia Plose

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Ritorno da Feltre in autobus fino a Trento o Bolzano, proseguimento in treno fino a Bressanone

Come arrivare

Da nord sull'autostrada del Brennero via Innsbruck e il Brennero (uscita Brixen-Nord/Pustertal) fino a Brixen

Direzione da seguire

Stadio 1: stazione di montagna Kreuztal - Schlüterhütte

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Iniziamo il percorso in quota con un giro sulla funivia della Plose dalla stazione a valle di St. Andrä, vicino a Bressanone, fino al piccolo insediamento di Kreuztal. Da lì si cammina per circa 2 km fino al rifugio Plose. Il percorso verso sud-est, attraverso la Lüsnerscharte, l'Halsl e l'Edelweißhütte fino alla Schlüterhütte, è ben segnalato e, a parte la salita un po' ardua alla Peitlerscharte, non presenta tratti difficili.

Stadio 2: Schlüterhütte - Puezhütte

Dal rifugio Schlüterhütte, nel cuore del Parco Naturale Puez-Odle, il sentiero prosegue verso sud fino al Bronsoijoch, poi verso ovest lungo il versante meridionale del Sobutsch e del Medalges fino al Kreuzjoch. Da qui si prosegue verso sud sul sentiero n. 3 sotto il Wasserkofel - in parte su pendii scoscesi e accidentati - fino alla Forcella Roa. Attraverso la Vall della Roa e la Forcella de Sieles, si raggiunge la Puezalm e infine la Puezhütte.

Sezione 3: Rifugio Puez - Rifugio Pisciadù

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Il tratto dal Rifugio Puez al Passo Gardena si rivela un'escursione piacevole e conduce sul sentiero n. 2 dapprima a sud fino alla Forcella de Ciampei, poi in direzione sud-ovest sopra il Lago di Crespeina fino al Passo di Crespeina, al Cirjoch e attraverso il Rifugio Jimmy fino al Passo Gardena. Segue una ripida salita sul sentiero n. 666 attraverso la Val Setus (ghiaioni, tornanti, spesso resti di neve), dove siamo aiutati in parte da funi metalliche e morsetti di ferro. Raggiungiamo la Cerchia del Sella, che circonda il massiccio del Sella a circa metà strada. Lì, poco dopo, si raggiunge il Rifugio Pisciadù sulla sinistra.

Stadio 4: Pisciadùhütte - Boèhütte

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La tappa successiva prosegue verso sud sul sentiero n. 666 sopra il Lech de Pisciadù; prima su ghiaioni, poi su una salita sicura nella Val de Tita. Dopo aver lasciato l'alta valle, saliamo e scendiamo fino al bivio del sentiero 649, sul quale proseguiamo dritti fino alla sella di fronte allo Zwischenkofel. Da lì, si può prendere il sentiero n. 666 per la vetta o tenere la destra sul Coburger Weg (tratti di arrampicata di livello I) fino al rifugio Boèhütte.

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Stadio 5: Boèhütte - Rifugio Castiglioni Marmolada

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La quinta tappa conduce verso sud sul sentiero 627 lungo il versante occidentale del Piz Boè fino al Passo Pordoi con il Rifugio Forcella Pordoi. Da qui si scende attraverso il ripido canalone fino al Pordoijoch (Passo Pordoi). Da qui si prosegue verso sud sul sentiero n. 601 fino al Rifugio Fredarola, poi in leggera salita in direzione est fino al Rifugio Vièl dal Pan. Il Bindelweg è una piacevole escursione in quota attraverso il Gruppo del Padon, con splendide viste sulla Marmolada e sul Gruppo del Sassolungo. Segue poi la ripida discesa verso il Lago di Fedaia con il Rifugio Castiglioni Marmolada.

Stage 6: Rifugio Castiglioni Marmolada - Rifugio Contrin

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Segue uno dei tratti più impegnativi del sentiero d'alta quota, che può essere consigliato solo a escursionisti esperti e in condizioni meteorologiche adeguate - verificate prima la situazione attuale (neve)! Si consiglia di utilizzare ramponi e piccozza sul ghiacciaio della Marmolada e un set KS per la salita alla Marmolada-Scharte. Dalla sponda sud del lago si raggiunge a piedi la stazione a valle della funivia Fedaia, per poi salire al Rifugio Pian die Fiacconi a piedi o in funivia. Da lì prendiamo il sentiero n. 606 in direzione ovest fino al ghiacciaio della Marmolada. Saliamo verso sud-ovest sul ghiacciaio e raggiungiamo infine la Forcella Marmolada attraverso un ripido pendio (firn, spesso ghiacciato). Attraverso una scala di ferro (sentiero n. 606) si scende in uno stretto canalone, poi a tornanti fino al Rifugio Contrin.

Stadio 7: Rifugio Contrin - Passo Pellegrino

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Si supera Malga Contrin sulla sinistra e si sale fino a un prato. Da qui si prosegue verso ovest fino al fianco occidentale della Cima Ombretta. L'ascesa al Passo delle Cirelle si svolge su molti ghiaioni. Si scende poi sul sentiero 607 in serpentine fino a Fuciade nella Val di Cigole. All'inizio dell'estate, la neve vecchia deve essere prevista per la discesa (si consigliano piccozza e ramponi)! Dal Rifugio Fuchiade si scende in direzione sud-ovest attraverso prati, poi attraverso un bosco rado fino al Lago di Pozze con il Rifugio Miralgo, quindi al Passo di San Pellegrino.

Eappe.

Stadio 8: Passo Pellegrino - Passo di Vallès

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Dal grande parcheggio si sale in direzione sud-est sul sentiero 658, passando sotto la cabinovia, fino alla panoramica cresta orientale del Col Margherita. Da qui si procede verso sud, sopra il Lago di Cavia, fino a raggiungere una strada che si segue in discesa a sinistra fino alla Forcella di Pradazzo. Da qui segue una bella escursione in direzione sud fino al Passo di Vallès con la Capanna Passo Vallès.

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Stadio 9: Passo di Vallès - Rifugio Mulaz

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Il sentiero n. 752 ci conduce con ripidi tornanti fino alla Forcella di Venegia, poi attraverso il versante meridionale della Cima del Lago e della Cima Venegiotta fino al Passo Venegiotta. Sul sentiero 751 si sale con ripidi tornanti fino a una spalla dove il sentiero 753 si dirama a sinistra. Tuttavia, teniamo la destra, verso sud-est, sul fianco orientale del Monte Mulaz. Per la successiva salita al Rifugio Mulaz sono richiesti passo sicuro ed esperienza di arrampicata di I livello (funi metalliche, resti di neve, ghiaioni).

Stadio 10: Rifugio Mulaz - Rifugio di Rosetta

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Seguiamo il sentiero 703 prima fino alla Forcella Margherita, poi sotto la Cima di Focobón per ghiaioni e rocce friabili fino al Passo delle Farangole. Splendida dal punto di vista paesaggistico, ma impegnativa (passo sicuro, resistenza alle altezze, arrampicata di I grado), la traversata si svolge sul versante orientale del Gruppo Pala settentrionale. Il sentiero 703 si inoltra nella Val Grande, poi verso sud, sopra la Valle delle Comelle e presenta numerosi tratti esposti. Alla testata della Valle delle Comelle, il nostro sentiero incontra il n. 704, sale ripidamente fino a incrociare il sentiero 756, dove si svolta a destra per il Rifugio di Rosetta.

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Stadio 11: Rifugio di Rosetta -  Rifugio Pradiali

Sul sentiero 702, il percorso si dirige verso sud fino al Passo Val di Roda, seguito da una discesa intermedia a tornanti, prima di risalire dolcemente al Col della Fede. Sotto le cascate occidentali della Pala di San Martino, si giunge a un bivio dove si prosegue dritti sul sentiero 715. Arriviamo a una cengia di roccia esposta (corda) che ci porta in una conca di ghiaia. Dopo la ripida salita al Passo di Ball, si scende infine per ripidi pendii, in parte ghiaiosi, fino al Rifugio Pradiali.

Stadio 12: Rifugio Pradiali - Rifugio Treviso

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La tappa successiva ci offre ancora una volta uno scenario magnifico, ma è il tratto più impegnativo dell'intero percorso d'alta quota (passaggio di arrampicata non protetto di II grado) e va quindi affrontato solo con buona visibilità e condizioni meteorologiche adeguate. Il sentiero n. 709 conduce a nord in un'alta valle - in basso a destra si vede il Lago Pradiali. Un cartello indica poi il sentiero 711 a destra. Superando una parete alta 70 metri, assicurata con funi metalliche e staffe di ferro, nastri, cenge rocciose e ghiaioni, si raggiunge il Passo delle Lede. Da lì si scende al Bivacco Carlo Minazio. In seguito, il sentiero n. 711 conduce in direzione sud-est, in discesa molto ripida e lunga, con tratti in salita al I grado. Al bivio si tiene la sinistra in discesa verso la Val dei Canali, si attraversa il torrente e poi si sale fino a incrociare il sentiero 707, che si segue fino al Rifugio Treviso.

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Stadio 13: Rifugio Treviso - Passo Cereda

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Il sentiero n. 718 ci porta verso sud attraverso boschi, cespugli e massi. In un canalone con pannelli, il sentiero si dirige verso est risalendo a tornanti un ripido canalone, poi ripidamente e faticosamente su pendii erbosi e canaloni detritici fino alla Forcella d'Oltro. Segue una discesa intermedia con tornanti molto ripidi prima di salire - attraversando ripidi pendii erbosi (attenzione!) - in direzione sud-ovest fino a una spalla. Sotto le pareti della Rocchetta e della Cima Feltraio, si prosegue fino a un bivio dove il sentiero 718 scende a mezza sinistra fino alla spalla prativa della Regade, per poi immettersi su una strada carrabile. Da lì si scende a destra verso il Passo Cereda.

Stadio 14: Passo Cereda - Bivacco Feltre

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Seguiamo il sentiero n. 801 verso est attraverso il bosco fino alla fine della strada di montagna. Ora è un sentiero, che ci conduce a una strada forestale dove ci dirigiamo verso sud-est fino a un bivio. Manteniamo la destra sul sentiero 801, che ci porta attraverso diversi fossi e un canalone fino ai piedi del Piz di Sagron. Da qui si entra in una conca detritica e si sale verso la cresta nord della Pala Verde. Sul sentiero segnato, si risale la cresta fino a un pendio di ghiaia, sul quale - dopo aver superato una zona di frana - si sale. Dobbiamo poi affrontare un ripidissimo e pericoloso pendio e ghiaione fino a raggiungere una spalla sopra il Passo del Comedon. Da qui si effettua il passaggio (in parte molto ripido ed esposto) al Bivacco Feltre e al Bivacco Walter Bodo.

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Stadio 15: Bivacco Feltre - Rifugio Bruno Boz

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Sul sentiero 801, si va verso sud-ovest fino alla forcella ai piedi del Col del Mul, poi dritti sul Pian del Re e, in parte con passaggi di arrampicata, fino alla spalla del Col die Bechi. Ora inizia l'escursione in quota (Traversata Cimonega) sotto le pareti est e sud del Sass de Mura fino al Pass de Mura. Offre panorami magnifici e una particolare ricchezza di fiori, ma richiede massima concentrazione e cautela. Da lì segue la discesa verso il Rifugio Bruno Boz.

Stadio 16: Rifugio Bruno Boz - Rifugio dal Piàz

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Sul sentiero 801 si sale dapprima verso sud fino al Passo Finestra, poi sul versante est del Monte Zoccare Alto. Si sale, poi si sale e si scende fino a una spalla dove si gira a destra sotto la Forcella Zoccare Alto. Sul fianco orientale della cresta settentrionale del Sasso Scarnia, si sale ripidamente fino al livello della cresta e poi a uno sperone roccioso. Lì si sale in tornanti verso destra fino a una sella, poi a una spalla (2150 m). I sentieri sono spesso esposti e richiedono un passo assolutamente sicuro e una buona capacità di sopportazione delle altezze. Scendiamo per i ghiaioni sotto la parete est del Sasso Scarnia e poi traversiamo verso la cresta inferiore sud-est. La lunga tappa prosegue poi con la traversata verso l'Alpe Ramezza. Dopo aver attraversato l'altopiano roccioso "Piazza del Diavolo" più a ovest, seguiamo un vecchio sentiero di guerra fino ai verdi prati alpini della Busa di Piètena e al Passo Piètena. Seguite poi la discesa verso la Busa Le Vette Grandi e la successiva salita al Passo Le Vette Grandi. Poco più a sud si raggiunge il Rifugio dal Piàz.

Stadio 17: Rifugio dal Piàz - Passo Croce d'Aune/Feltre

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Il sentiero n. 801 si snoda in direzione sud-ovest su una vecchia strada militare, i cui tornanti si possono in parte accorciare attraverso sentieri tra boschi e prati, fino al Passo Croce d'Aune. Da lì si cammina lungo la strada del passo passando per Pedavena fino a Feltre oppure si prende un taxi o un autobus (non la domenica).

Attrezzatura

Scarponi da trekking robusti e ben usurati, abbigliamento comodo e funzionale (antivento, impermeabile, a più strati), set KS, casco da roccia, corda, piccozza, ramponi, zaino capiente con copertura antipioggia, cartina e bussola, protezione solare, lampada, cassetta di pronto soccorso, scorta d'acqua e di cibo, attrezzatura da campeggio con bivacco/sacco a pelo.

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[Non è prevista una guida per questo percorso.]

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