La salita dei Campionissimi è la strada che da San Michele all’Adige porta a Maso Roncador nel Comune di Giovo, la terra che ha dato i natali ad Aldo, Diego, Enzo e Francesco Moser, ma anche a Gilberto Simoni. Una salita di quasi 7 chilometri che dalla valle dell’Adige, inerpicandosi sulla collina coltivata a vigneti, arriva in uno dei tipici masi che caratterizzano i declivi della valle che sale sul lato sinistro del fiume Adige.
- signal_cellular_alt Difficoltà Media
- straighten lunghezza 6.45 Km
- schedule durata 1:02 h
- arrow_drop_up dislivello 443 m
- arrow_drop_down discesa 0 m
- skip_next punto più alto 659 m
- skip_next punto più in basso 206 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.Partenza
San Michele all'Adige
Coordinate
Arrivo
Maso Roncador
Direzione da seguire
Per arrivarci in bicicletta servono però le gambe, quelle dei campionissimi ai quali è dedicata la salita. Perché si tratta di una salita vera, di quelle impegnative. I primi due chilometri fanno immediatamente capire che lo sforzo va dosato e che non bisogna bruciare subito le energie. La pendenza media è superiore all’8 per cento, ma ci sono tratti che superano il 12 per cento. A valle il fiume Adige disegna il suo corso in mezzo ai vigneti, con l’imponente struttura della Fondazione Mach, l’Istituto agrario che rivela la vocazione contadina della zona. Al bivio per Faedo si gira a destra, e qui la salita si fa meno dura. E’ un chilometro e mezzo, con ai lati il paesaggio rurale che racconta la storia di chi è abituato alla fatica. Di chi, anche se entrato nella leggenda del ciclismo, non ha smesso di credere nei valori della sua terra. Piccoli campi strappati alla montagna grazie ai muri a secco. Un lavoro di secoli che, ad ogni pedalata, appare come un quadro dipinto dagli impressionisti. Al bivio per Verla sono passati 4 chilometri e la strada si impenna. Le gambe macinano l’ acido lattico, ma è nulla rispetto agli sforzi sovrumani di chi, partito da questa valle, ha conquistato le più grandi corse del mondo. Arrivati al bivio per Ville manca ormai poco: cinquecento metri in apnea per superare l’ultimo strappo all’ 8 per cento ed arrivare a maso Roncador. Poco distante c’è Palù di Giovo ed allora è facile immaginare in lontananza le braccia alzate dei campionissimi. Uomini dalla tempra d’acciaio: duri come il porfido e buoni come il vino.







[Non è prevista una guida per questo percorso.]