Alla scoperta dell'abete rosso di risonanza, famoso per la costruzione di violini e altri strumenti a corda.
Il Bosco che Suona è cambiato. Prima ad opera della tempesta Vaia, poi a causa del bostrico tipografo, un insetto che ha attaccato gli abeti di molte zone della Val di Fiemme e di tutto l’arco alpino. Le piante ammalate hanno terminato il loro ciclo vitale ma il Bosco che Suona continua a vivere. Stanno già crescendo spontaneamente le nuove piantine che, come le piante madri, hanno la musica nel sangue, nella loro linfa. Le emozioni di questo posto magico vivranno ancora.
Le colonne portanti di questo tempio della musica a cielo aperto sono gli abeti rossi, apprezzati, da Stradivari e da altri grandi maestri liutai come Guarneri e Amati. Questo bosco, in estate, accoglie un rito musicale, ideato da Claudio Delvai. Qui, musicisti di fama internazionale, che partecipano al festival di musica in quota "I Suoni delle Dolomiti", sono chiamati a scegliere un abete. È il dono della Val di Fiemme a chi diffonde nel mondo melodie sublimi, con strumenti che potrebbero essere nati proprio nelle sue foreste, così accoglienti e ben tenute grazie alla gestione della millenaria Magnifica Comunità di Fiemme.
- signal_cellular_alt Difficoltà Facile
- straighten lunghezza 1.79 Km
- schedule durata 0:40 h
- arrow_drop_up dislivello 160 m
- arrow_drop_down discesa 6 m
- skip_next punto più alto 1718 m
- skip_next punto più in basso 1552 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
LE 10 REGOLE PER GLI ESCURSIONISTI
- Studiate e preparate bene il vostro itinerario
- Scegliete un percorso adatto alla vostra condizione fisica
- Portate vestiti ed attrezzatura idonei
- Consultate il bollettino metereologico
- Partire da soli è rischioso, portate con voi il cellulare
- Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
- Se non siete sicuri, non esitate ad affidarvi ad un professionista
- Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
- In caso di stanchezza o di problemi, non esitate a tornare sui vostri passi
- In caso di incidente chiamate il numero 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Partenza
Valmaggiore
Coordinate
Arrivo
Valmaggiore
Come arrivare
Dal paese di Predazzo si imbocca la strada che porta a Valmaggiore. Dopo circa 7 km si parcheggia all'altezza della tabella che indica il "Bosco che Suona".
Parcheggio
Parcheggio sulla sinistra della strada.
Direzione da seguire
Dal paese di Predazzo si imbocca la strada che porta a Valmaggiore. Si parcheggia quindi in uno slargo posto fra il bivio della strada che porta in Valmaggiore e quella che porta alla scoperta de “Il Bosco che Suona”, in località Paluat. Ci si incammina in direzione “Bosco che Suona”. I cartelli che indicano questo luogo magico sono facilmente riconoscibili grazie alla forma di violoncello.
Dopo la passeggiata in mezzo a “Il Bosco che Suona”, scendere lungo la strada forestale e al tornate prendere la strada a sinistra in lieve salita. da qui si può ammirare il panorama su Predazzo e sulla valle. Rientrare poi sui propri passi e scendere a sinistra per raggiungere di nuovo il parcheggio.
Attrezzatura
Scarpe da trekking, giacca impermeabile, acqua, crema solare.







[Non è prevista una guida per questo percorso.]