Da Vigo di Ton al Santuario di San Romedio. La settima tappa parte da Vigo di Ton e consente di concludere il Cammino Jacopeo d'Anaunia giungendo al Santuario di San Romedio.
Ultima tappa del nostro Cammino con arrivo al Santuario di San Romedio mèta del nostro cammino. Si tratta di una piacevole camminata di media lunghezza, dislivelli contenuti e affascinanti paesaggi sulla bassa Val di Non. Chi avesse ancora tempo e forza nelle gambe può concludere il cammino con questa variante di grande interesse storico e naturalistico: Tappa 7 - Variante naturalistica Incontriamo Castel Thun, splendida dimora signorile che diede i natali alla potente famiglia Thun e almeno dieci vescovi al Trentino e all’Austria. A Dardine troviamo la bellissima chiesa di S.Marcello che conserva pregevoli affreschi d’età medievale. Poco dopo incontriamo la Pieve di Torra sul cui piazzale è possibile ammirare la bassa e media valle in cui si distinguono, tra vaste zone coltivate, borghi e castelli. Alla periferia di Taio troviamo Castel Bregher. A Coredo, nella parte alta del paese sorge Palazzo Nero che fu sede della giurisdizione vescovile e tristemente famoso per i processi alle streghe del XVII secolo. Il Cammino Jacopeo che inizia presso la Basilica dei Santi Martiri di Sanzeno, principale luogo della cristianità nella nostra vallata, ha come mèta il Santuario di San Romedio ovvero il luogo simbolo dell’esperienza umana del pellegrino e eremita Romedio che, dopo essersi distaccato dai suoi cospicui beni, si lasciò catturare durante il suo pellegrinaggio a Roma dalle asperità di questa vallata per dedicare il resto della sua vita interamente a Dio, al bene della gente ed a contatto intimo con la natura.
lunghezza | 18.3 km |
durata | 7 : 00 h |
dislivello | |
salita | 750 m |
discesa | 450 m |
punto più alto | 891 m.s.l.m |
punto più in basso | 436 m.s.l.m |
Vigo di Ton
Coordinate
:
latitudine
: 46.263736
longitudine
: 11.086168
Santuario di San Romedio - Predaia
Si parte dalla piazza del paese e, seguendo la segnaletica con la caratteristica conchiglia gialla che contraddistingue il Cammino Jacopeo, ci si dirige verso Castel Thun che fu un'importante sede della potente famiglia dei Thun che possedeva altri manieri nelle valli di Non e Sole (Bragher, Caldes e Castelfondo).
Si procede e si incontra la chiesetta di San Martino, recentemente restaurata, e il piccolo abitato di Nosino, poi si sfiora Toss e si attraversa la valle del torrente Pongaiola per giungere a Dardine. Qui la visita della preziosa chiesa di San Marcello è d'obbligo: uno spettacolo di affreschi del XV secolo ci aspetta. Si procede verso Mollaro e poi Tuennetto e si arriva all'antica Pieve di Torra dove è possibile ammirare un bel panorama sulla valle.
Si riparte puntando verso Segno dove, nella piazza, campeggia la maestosa statua dedicata a Padre Kino. Si attraversano poi vaste aree con moderni impianti frutticoli alternati a boschi fino a Castel Bragher. Di seguito si procede sulla strada asfaltata prestando però attenzione alla presenza di un modesto traffico veicolare e si raggiunge Coredo: "Fior de la Valada". Lasciato il paese ci si incammina verso i laghi di Coredo e Tavon percorrendo una parte del Viale dei Sogni. Giunti ai laghi si può fare una pausa ristoratrice prima di immergersi nuovamente nel bosco che condurrà rapidamente il pellegrino al Santuario di San Romedio lungo un sentiero inizialmente ripido che poi costeggia il torrente Verdes.
Chi avesse ancora tempo e forza nelle gambe può sostituire questa tappa conclusiva del cammino con questa variante di grande interesse storico e naturalistico: Tappa 7 - Variante naturalistica
Testi di Donato Iob
Associazioni Anaune Amici del Cammino di Santiago
In paese a Vigo di Ton, dietro al comune, ci sono dei posti auto gratuiti e liberi. Una passeggiata in salita porta poi a Castel Thun.
Anche ai piedi del castello c'è un parcheggio ma a pagamento e l'auto può essere parcheggiata per il tempo della visita, non per più giorni.
Il Cammino è ben segnalato, con la presenza del simbolo della conchiglia stilizzata di colore giallo e varie tabelle che indicano la via. Si percorrono antichi sentieri di collegamento tra piccoli paesi e antiche vie che conducevano ai Santuari mèta di pellegrinaggi. Ci sono brevi tratti di strade a basso transito veicolare.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Chiunque si metta in cammino e desideri arrivare alla sua meta senza problemi deve calzare un buon paio di scarpe comode, meglio se con suola scolpita (tipo Vibram) e con protezione per la caviglia (tipo pedule da escursionismo), ma nelle quali il piede sia ben fermo per evitare il formarsi di vesciche o, peggio, rischiare una slogatura. E’ anche bene dotarsi di un bastone (o meglio ancora di bastoncini telescopici) per aiutarsi nel cammino, soprattutto in qualche passaggio più impegnativo.