Bel giro ai piedi della Presanella
L’anello trekking Cornisello – Amola transita ai piedi delle imponenti pareti est della Presanella, del Monte Nero e di Cima Cornisello. Il maestoso ambiente in cui si snoda il percorso è impreziosito dal passaggio per il bellissimo Lago Nero dalle cui acque sembra emerga il Gruppo di Brenta, che si staglia nell’orizzonte guardando ad est. L’intero percorso regala panorami mozzafiato: i laghi di Cornisello, Monte Giner, il massiccio della Presanella, il Lago Nero, i Quattro Cantoni, i laghetti del Segantini, la Vedretta d’Amola e, come detto, il Gruppo di Brenta, che mostra per intero il suo lato occidentale. Lungo l’anello si passa per due suggestivi rifugi alpini, il Rifugio Cornisello e il Rifugio Segantini, naturale punto di sosta dell’escursione. Si tratta quindi di uno dei percorsi “d’obbligo” del Trentino occidentale sia per il grande valore escursionistico che per l’aspetto panoramico.
lunghezza | 13.3 km |
durata | 4 : 00 h |
dislivello | |
salita | 1080 m |
discesa | 1085 m |
punto più alto | 2421 m.s.l.m |
punto più in basso | 1389 m.s.l.m |
Bivio Rif. Cornisello – Rif. Segantini
Coordinate
:
latitudine
: 46.20725
longitudine
: 10.736822
Bivio Rif. Cornisello – Rif. Segantini
Dal parcheggio (1885m) ci si avvia a piedi seguendo la stradina asfaltata in direzione del Rifugio Cornisello (o si recupera un passaggio in auto). Lungo la stradina si nota in basso la grande Val Nambrone, chiusa da Cima Serodoli, dal Monte Nambrone e dalla Pala della Falculotta.
La mole del Monte Giner si mostra in tutta la sua eleganza e ci accompagna fino al Rifugio Cornisello (2124m) che si raggiunge percorrendo la stradina forestale che sale dal parcheggio sottostante.
Superato il rifugio si continua a seguire la strada sterrata fino a quando questa termina esattamente all’imbocco del sentiero “Guide Dallagiacoma” nr 238.
Si sale ora per sentiero e si superano alcune scalette. Si percorre una sorta di dorsale con bellissime vedute sui Laghi di Cornisello e sulle Cime di Scarpacò, Serodoli e Presanella.
Si giunge velocemente sulle sponde del bellissimo Lago Nero (2233m) nelle cui acque si riflettono le Dolomiti di Brenta che appaiono in lontananza volgendosi ad est.
Si prosegue sul segnavia 238 e si giunge velocemente ad un bivio dove si seguono le indicazioni per la “Bochetta dell’Om” sul sentiero 216.
Si sale ora brevemente e si giunge al “Bochetta dell’Om” (2361m), disposta sulla dorsale che fa da spartiacque fra la Vallina D’Amola e la Val Cornisello. I panorami sono bellissimi e spaziano in un 360° straordinario. Guardando verso sud-ovest si identifica già il Rifugio Segantini.
Si continua sul sentiero 216 che sale in lieve pendenza solcando le pendici sud di Cima Pellissier. Dopo aver raggiunto quota 2411m il sentiero scende in un avvallamento da cui si risale per una breve rampa con bella veduta sull’immensa parete est di Cima Presanella.
Risaliti dall’avvallamento ci si affaccia sopra i ripiani del Rifugio Segantini. Si scende in direzione del rifugio e si transita per un caratteristico ponticello che consente di superare un ramo del Sarca d’Amola.
Si giunge quindi al Rifugio Segantini (1885m), adagiato su un panoramico terrazzamento granitico. Ad ovest si distingue nettamente la mole di Cima Presanella; ad est la Val Rendena ed il Gruppo di Brenta.
Dopo l’obbligata sosta al rifugio si scende per sentiero 211 “Oscar Collini”. Abbassandosi sulla dorsale che domina la Val D’Amola, si giunge alla verde Vallina D’Amola presso l’omonima malga (2064m). Si prosegue a sinistra sulla bella strada forestale e, poco prima di superare il ponte sul fiume Sarca, si imbocca a sinistra il sentiero 211 che consente di tagliare un tratto di forestale.
Ci si ricollega subito alla strada sterrata sottostante che si segue a sinistra fino a chiudere l’anello esattamente al punto di partenza.
1) Preparate il vostro itinerario
2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) Consultate I bollettini nivometereologici
5) Partire da soli è più rischioso
6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) Non esitate a tornare sui vostri passi
10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Scarponcini, utili i bastoni telescopici, abbigliamento di ricambio; macchina fotografica.