Passeggiata per famiglie nella zona archeologica di Fiavé, patrimonio UNESCO. Lungo il sentiero si possono trovare le tracce lasciate dai protagonisti del racconto.
Il sentiero è segnalato con un segnavia in legno.
Il sentiero oltrepassa il Doss dei Gustinacci, dove ancora si vedono resti di abitazioni in pietra del 1300 a.C. poi, dopo un breve tratto in mezzo alla vegetazione, attraversa e costeggia la torbiera, una zona umida con caratteristiche ambientali particolari che consentono la vita di specie diverse.
- signal_cellular_alt Difficoltà Facile
- straighten lunghezza 4.04 Km
- schedule durata 1:30 h
- arrow_drop_up dislivello 38 m
- arrow_drop_down discesa 36 m
- skip_next punto più alto 684 m
- skip_next punto più in basso 647 m
Periodo consigliato:
Informazioni slla sicurezza:
- preparate il vostro itinerario;
- scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione;
- scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei ;
- consultate I bollettini nivometereologici;
- partire da soli è più rischioso;
- lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro;
- non esitate ad affidarvi ad un professionista;
- fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso;
- non esitate a tornare sui vostri passi;
- in caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Partenza
Inizio zona archeologica di Fiavé
Coordinate
Arrivo
Inizio zona archeologica di Fiavé
Come arrivare
Da Ponte Arche/Comano Terme seguire le indicazioni per Fiavè, da qui proseguire verso l’area archeologica (8 km).
Parcheggio
Parcheggi liberi in zona archeologica oppure in loc. La Pineta.
Direzione da seguire
Circa 15.000 anni fa dopo l’ultima glaciazione, si formò un lago, chiamato Carera. In estate, lungo le sponde di questo lago, arrivavano i primi cacciatori mesolitici poi, nel tardo Neolitico, altri uomini fondarono il primo villaggio su palafitte. Da quel momento in poi vennero costruiti diversi villaggi, progressivamente distrutti o abbandonati.
Di quei villaggi, oggi puoi ancora vedere, lungo il sentiero, diversi pali in legno che emergono dal piccolo lago Carera. I resti delle palafitte e di molti altri oggetti si sono conservati grazie alla torba, cioè l’accumulo della vegetazione sul fondo del lago. Il sito archeologico di Fiavè è uno dei 111 siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. I ritrovamenti degli archeologici e tutte le informazioni si trovano nel Museo delle Palafitte di Fiavè.
Il sentiero prosegue oltre il sito archeologico e, attraverso una passerella in legno, si collega ad una strada sterrata che costeggia il margine della torbiera, al confine con i prati: una torretta lignea permette di osservare gli uccelli che frequentano la zona umida. Al termine della strada si prosegue su un’altra passerella che attraversa un tratto di acquitrino per ricollegarsi ad una via sterrata che costeggia il margine del bosco e la campagna.
Attrezzatura
- zaino dell'escursionista;
- scarpe da trekking o ginnastica comode.







[Non è prevista una guida per questo percorso.]