Il trekking al Corno di Tres è una delle escursioni da fare quando sì è in Trentino. Questa camminata di media difficoltà parte dal Rifugio Predaia e raggiunge la cima incredibilmente panoramica del Corno di Tres! Chi vuole può proseguire compiendo un anello lungo la splendida dorsale montuosa che divide la Val d’Adige dalla Val di Non. In alternativa basta scendere lungo la stessa via della salita.
Un percorso facile sulla splendida dorsale montuosa che divide la Val d’Adige dalla Val di Non. Questo itinerario che percorre un tratto del famoso “Sentiero Italia”, attraversando boschi aperti in un continuo saliscendi, assicura lungo il cammino un panorama che non fa scorgere “le cose dell’uomo” così da far dimenticare di essere a pochi chilometri dai centri abitati…fino all’arrivo sulla cima, dove si apre un panorama a 360° sulle due valli.
lunghezza | 9.5 km |
durata | 3.5 : 30 h |
dislivello | |
salita | 520 m |
discesa | 520 m |
punto più alto | 1811 m.s.l.m |
punto più in basso | 1404 m.s.l.m |
Rifugio Predaia ai Todes Ci
Coordinate
:
latitudine
: 46.315154999982
longitudine
: 11.15331200001
Rifugio Predaia ai Todes Ci
Dal Rifugio Predaia si prende la strada sterrata (segnavia 503) che attraversa, mantenendosi in falso piano, prati e giovani boschi testimoni dell’avanzata della natura su terreni una volta utilizzati dall’uomo. Si sale poi attraverso una zona boscosa che conduce a Malga Rodeza. Si continua per la strada sterrata 503, poi sentiero, fino a prendere il Sentiero Italia (segnavia 500 S.I) che in un’ora di cammino e con un ultimo tratto un po’ ripido, porta sulla sommità erbosa del Corno di Tres.
Il Corno di Tres (m.1812) è un punto strategico da dove si può ammirare un panorama a 360°: la Val d’Adige, le Dolomiti Nord occidentali, Pampeago, il Passo Lavazè, il Monte
Bondone, la Paganella, il Gruppo di Brenta e la Catena delle Maddalene. Per il ritorno si imbocca il sentiero 500 in cresta che scende verso nord e dopo i punti panoramici sotto il Corno del Cervo si imbocca un sentiero che scende sulla sinistra e va a congiungersi con la sterrata con segnavia 526 e che in poco tempo riporta alla Malga Rodeza. Da qui si rientra al Rifugio Predaia “ai Todès-ci” per la via dell’andata.
Presso il Rifugio Predaia – “Ai Todès ci”
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.